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Scaffali componibili

1.Come si monta lo scaffale componibile ad incastro?


Di seguito riportiamo tutti i dati utili al corretto montaggio dello Scaffale Componibile ad Incastro

Premettiamo che nel blog del nostro sito è presente un articolo che spiega nel dettaglio come montare lo scaffale; scorrendo in basso nella pagina appariranno una serie di foto che seguono il cliente passo-passo in questa operazione. L'articolo si trova alla seguente pagina:

Come si monta uno scaffale componibile ad incastro ?

Prima di iniziare il montaggio, si consiglia di dotarsi di guanti da lavoro e di disporre di un martello (meglio se in gomma, legno o plastica) e di uno zoccolo di legno, misura 10x10 cm circa (ma va bene anche di più) e altezza minima 1 cm. Quest'ultimo risulterà utile per incastrare a dovere i piani negli angolari a colpi di martello, senza però rovinare i piani.

Si comincia inserendo le basette all'estremità inferiore dei primi 2 angolari scelti. A tale scopo è sufficiente spingere leggermente gli angolari nell'apposita fessura.

Partendo dal livello più basso, si incastra poi a mano il primo piano sulla coppia di angolari appena preparata, avendo cura che gli inviti sporgenti presenti all'interno degli angolari si infilino perfettamente sulle relative feritoie presenti sugli angoli del piano. Se possibile si consiglia farsi aiutare da una seconda persona a tenere sollevato il piano, in modo che rimanga il più possibile parallelo al pavimento (non inclinato), evitando così inutili sforzi sui punti di incastro, oltre che la possibilità che il piano non rimanga fissato durante il montaggio. In caso contrario sarà sufficiente inserire al di sotto dell'estremità libera del piano uno spessore di altezza adeguata.

Se lo scaffale da montare prevede una campata unica, si procede preparando un'altra coppia di angolari, con le relative basette da incastrare. Se lo scaffale invece prevede più campate in serie, bisogna anche incastrare tra loro gli angolari che si dovranno affiancare. E' importate effettuare questa operazione prima di fissare il piano alla seconda coppia di angolari, altrimenti poi risulta impossibile incastrare gli angolari tra di loro. Il modo in cui gli angolari vanno incastrati tra di loro è ben raffigurato nella serie di fotografie presenti nel sito, sempre alla pagina http://www.lusby.it/shop/scaffali-componibili/fissaggio-ad-incastro. Se lo scaffale si sviluppa solo in una direzione (campate affiancate), le figure di nostro interesse sono solo le prime 4; se invece dobbiamo montare campate anche sugli altri 2 lati dello scaffale di partenza (scaffali ad "L" o scaffali doppi in profondità), bisogna considerare anche le foto successive.

A questo punto si può procedere con l'inserimento del piano sulla seconda coppia di angolari. Subito dopo si può incastrare completamente il piano all'angolare, utilizzando il martello ed il blocchetto di legno, battendo progressivamente sui 4 spigoli del piano.

Da questo momento in poi lo scaffale diventa autoportante ed inserire i successivi piani, alle altezze desiderate, diventa semplice e molto rapido. Se si utilizzano gli ultimi inviti in alto presenti sugli angolari, una volta incastrato completamente il piano con l'aiuto del martello, questo si allineerà perfettamente al filo superiore dell'angolare

2.Come si monta lo scaffale componibile ad incastro STRONG?

Di seguito riportiamo tutti i dati utili al corretto montaggio dello Scaffale Componibile ad Incastro STRONG

Premettiamo che nel blog del nostro sito è presente un articolo che spiega nel dettaglio come montare lo scaffale; scorrendo in basso nella pagina appariranno una serie di foto che seguono il cliente passo-passo in questa operazione. L'articolo si trova alla seguente pagina:

Come si monta uno scaffale componibile ad incastro STRONG ?

Le traversine (intermedie e superiori) servono a collegare una coppia di montanti tra di loro e contemporaneamente forniscono la sede per l’incastro dei piani. Bisogna quindi posizionarle alle altezze desiderate, purchè le posizioni siano le stesse per entrambe le coppie di montanti (così che i piani non risultino inclinati). Le traversine superiori differiscono dalle traversine intermedie solo per il fatto che, se si vogliono posizionare gli ultimi 2 piani a filo superiore del montante, queste non sporgono in altezza oltre lo scaffale. Ogni traversina intermedia dispone di 2 denti di aggancio per ogni lato; questi devono essere ben inseriti all’interno del montante (usando per esempio un martello), fino a permettere l’inserimento della fettuccina antisgancio che si trova tra un dente ed un altro e che deve andare ad inserirsi, spingendola per esempio con un cacciavite, all’interno del foro del montante compreso fra i 2 fori impegnati dai denti della traversina.

I piani poi vanno solo incastrati su 2 traversine posizionate alla stessa altezza (operazione possibile anche senza l’uso di attrezzature), in numero e misura necessari per ottenere la profondità desiderata (pari alla lunghezza delle traversine montate)

I piedini vanno naturalmente incastrati sotto i montanti.

Per stabilizzare lo scaffale ed evitarne qualsiasi traslazione laterale, a meno che questo non venga fissato a muro, devono essere utilizzate le aste crociera o, in alternativa (nel caso in cui si desideri avere la possibilità di caricare lo scaffale sia di fronte che dal retro), le aste di irrigidimento. Per quanto riguarda le prime, ne va posizionata almeno una ogni 2 campate contigue, per quanto riguarda invece le seconde, ne servono almeno 2 ogni coppia di campate contigue (avendo cura di posizionare le prime 2 sul fronte dello scaffale, le seconde 2 sul retro e così via).
Le aste crociera vanno fissate, utilizzando i 4 bulloni + i 4 dadi forniti in busta chiusa, sui fori tondi che si trovano sul fronte di ogni montante, dal lato in cui lo scaffale non deve essere caricato (cioè il retro dello scaffale), incrociate tra di loro. I montanti dispongono di molti fori e le crociere dispongono di asole molto lunghe, proprio per fare in modo che sia sempre possibile, qualunque sia l’altezza dei montanti e la distanza tra di loro, trovare un foro del montante che si allinei con l’asola della crociera.
Le aste di irrigidimento vanno invece fissate orizzontalmente, ad un’altezza tale che il profilo coincida con il bordo di uno dei piani, così da non intralciare il carico della merce. Nel caso per esempio di 5 piani per campata, conviene fissarne una a livello del secondo piano e l'altra a livello del quarto, così da avere una distribuzione omogenea dell'irrigidimento. Utilizzando la bulloneria fornita, si fissano le aste ai montanti, inserendo e fissando 2 viti per ogni staffa (sulla parte davanti del montante), tenendo bloccato allo stesso tempo il relativo dado con una chiave a tubo esagonale, inserita dal retro del montante, attraverso gli appositi grandi fori che coincidono in altezza con i fori anteriori

NOTA IMPORTANTISSIMA: la movimentazione ed il montaggio dei componenti va fatta sempre e soltanto indossando idonei guanti da lavoro, per evitare ferite alle mani

3.Cosa sono e a che cosa servono le aste crociera per scaffale ad incastro componibile?

Quando servono ?
Si usano in genere quando l’altezza dello scaffale e la portata richiesta (il peso che si prevede di caricare sui piani) siano entrambe elevate.

A cosa servono ?
Servono per dare maggior rigidità e stabilità alla struttura

Quante ne servono ?
In genere si inserisce una crociera ogni 2-3 campate (colonne) contigue, ma il numero non è vincolante ed è direttamente proporzionale al grado di rigidità che si intende ottenere. E’ importante sottolineare che uno scaffale di media/bassa altezza che non preveda carichi eccessivi è già dotato di una buona stabilità/rigidità e pertanto non richiede l’utilizzo di alcuna crociera

Come sono fatte ?
Sono composte ciascuna da n° 4 tondini in acciaio pieno del diametro di 4 mm e lunghezza pari a 86 cm, oltre a n° 2 tenditori in acciaio

Come si installano ?
Una volta decisa la campata (colonna) dove installare la crociera, quest’ultima va naturalmente installata nel retro dello scaffale, cioè nella parte opposta da dove si prevede di caricare e scaricare il materiale. Ognuna delle estremità ricurve di ogni tondino va inserita in uno dei fori tondi presenti sul fronte di ogni angolare, due nella parte inferiore degli angolari e due nella parte superiore. Sia per i fori scelti per la parte inferiore che per quelli scelti per la parte superiore l’altezza di quello sull’angolare destro deve essere la stessa di quello sull’angolare sinistro. Si utilizzano, per la parte inferiore, il primo foro disponibile a partire dal basso, mentre la decisione sui 2 fori superiori da utilizzare dipende dall’altezza e dalla larghezza dello scaffale scelto e deve essere tale da rendere possibile l’inserimento dei 2 tiranti al centro della crociera. Questi ultimi vanno poi avvitati fino ad ottenere una sufficiente rigidezza del sistema.

4.Cosa sono e a che cosa servono le aste crociera e le aste di irrigidimento per scaffale ad incastro STRONG?


A cosa servono ?
Servono per dare maggior rigidità e stabilità alla struttura

Quando servono ?
Nel caso di scaffali STRONG non si può fare a meno di utilizzare una delle 2 tipologie di aste, altrimenti lo scaffale tende a traslare lateralmente. Se lo scaffale dovrà essere caricato solo da davanti (e non da dietro) é consigliabile l’utilizzo delle aste crociera, perché con una spesa inferiore si riesce a rendere la struttura stabile. Se si desidera invece caricare merce sia da davanti che da dietro lo scaffale, é necessario utilizzare aste di irrigidimento.

Quante ne servono ?
In genere si inserisce un’asta crociera ogni 2 campate (colonne) contigue, ma il numero non è vincolante ed è proporzionale al grado di rigidità che si intende ottenere. Per quanto riguarda invece le aste di irrigidimento, se ne utilizzano in genere una coppia ogni 2 campate, tenendo conto della larghezza della campata dove queste vanno posizionate (su una campata larga 100 cm si useranno aste L=100 cm, su una larga 115 cm si useranno aste L=115 cm, ecc.)

Come sono fatte?
Ogni asta crociera è composta da 2 piatti in acciaio ribordati, dello spessore di 1,5 mm, più la relativa bulloneria per fissarle al retro dello scaffale. Un’asta di irrigidimento invece è composta da un profilo con 2 staffe a “L” saldate alle estremità (sempre con la relativa bulloneria)

Come si installano ?
L’asta crociera va installata sul retro dello scaffale, cioè dal lato opposto a quello di carico. Ognuno dei fori ovali (asole) alle estremità di ogni crociera dovrà coincidere con uno dei fori tondi presenti sul fronte di ogni montante, due nella parte inferiore dei montanti e due nella parte superiore, assicurandosi che l’altezza di quello sul montante destro sia la stessa di quello sul montante sinistro. Si utilizzano, per la parte inferiore, il primo foro disponibile a partire dal basso, mentre la decisione sui 2 fori superiori da utilizzare dipende dall’altezza e dalla larghezza dello scaffale scelto. Le crociere vanno poi avvitate fino ad ottenere una sufficiente rigidezza del sistema.
Le aste di irrigidimento vanno invece fissate orizzontalmente ad un’altezza tale che il profilo coincida con il bordo di uno dei piani, così da non intralciare il carico della merce. Utilizzando la bulloneria fornita, si fissano le aste ai montanti, inserendo e fissando 2 viti per ogni staffa (sulla parte davanti del montante), tenendo bloccato allo stesso tempo il relativo dado con una chiave a tubo esagonale, inserita dal retro del montante, attraverso gli appositi grandi fori che coincidono in altezza con i fori anteriori.

5.Gli scaffali devono essere fissati a muro ?

Nessuno degli scaffali forniti sul nostro shop on line richiede di essere fissato a muro, perchè tutti hanno stabilità sufficiente per assolvere alle loro funzioni senza ulteriori accorgimenti.

Ciò non toglie che gli scaffali si possano fissare a muro, visto che sono tutti dotati di forature specifiche sui montanti

6.Quali sono le differenze tra gli scaffali a bullone e quelli ad incastro ?

Le misure disponibili e le portate per ogni misura di piano sono molto simili tra loro per le 2 famiglie di prodotto.

La differenza principale sta nel fatto che lo scaffale ad incastro è ovviamente più agevole da montare e da smontare di quello a bullone. Per quest'ultimo inoltre può essere necessario controllare ed eventualmente serrare i bulloni, nel caso in cui si siano allentati per le sollecitazioni e/o i movimenti ricevuti nel tempo.

Lo scaffale ad incastro, una volta montato, risulta leggermente più stabile di quello a bullone, soprattutto nel caso di più campate contigue, perchè i montanti si possono incastrare tra di loro, creando così un corpo unico molto stabile.

L'ultima differenza riguarda il fatto che lo scaffale ad incastro viene fornito in lamiera zincata, mentre quello a bullone è verniciato grigio. Il primo tipo soddisfa maggiormente chi ricerca uno scaffale più resistente alla corrosione e ai graffi, il secondo chi ricerca un'estetica più curata.

7.Come si monta lo scaffale componibile a bulloni ?

Di seguito riportiamo tutti i dati utili al corretto montaggio dello Scaffale Componibile a Bulloni

E’ il più classico degli scaffali componibili ed il suo montaggio è molto intuitivo. E’ sufficiente infatti utilizzare i bulloni e i dadi presenti nell’apposita confezione, che contiene 40 bulloni con stelo L=14 mm e diametro 8 mm + 40 dadi di diametro 8 mm. Questa quantità è ideale per il fissaggio di una confezione completa da 5 ripiani di qualsiasi misura, perché si utilizzano 8 bulloni per ogni ripiano, così da averne 2 per ogni angolo e garantire quindi una buona stabilità della struttura.

Se si sceglie invece il montante da 3,5x5,5 cm è possibile utilizzare 3 bulloni per ogni angolo del ripiano ed ottenere così una stabilità ancora maggiore. Questi montanti inoltre garantiscono una maggiore portata complessiva dello scaffale e diventano quindi utili nel caso in cui si prevedano molti livelli per ogni singolo scaffale (da 7 ripiani in su) ed ogni livello sia caricato con molto peso (pesi superiori al 60-70 % della portata garantita per ogni singolo ripiano).

I bulloni devono essere ben serrati con apposite chiavi di diametro 13 mm e il loro serraggio deve essere periodicamente controllato, per evitare traslazioni dello scaffale, generate da eventuali allentamenti della bulloneria.

Lo scaffale può essere montato da soli, anche se non è così agevole come nel caso dello scaffale ad incastro. Si consiglia di utilizzare un piano di appoggio per il fissaggio del primo ripiano (quello posizionato più in basso), sistemando i primi due montanti in orizzontale e fissando quindi i primi 4 bulloni. Ruotando poi lo scaffale di 90° è possibile fissare il terzo montante (sempre disposto sul piano di appoggio) e, con un ultima rotazione, anche il quarto. Da questo momento in poi i ripiani possono essere fissati anche con lo scaffale in verticale (nella propria posizione naturale).

Ai fini di un corretto montaggio, è importante assicurarsi di spingere bene i ripiani contro le pareti dei montanti, prima di fissare definitivamente i bulloni. Si raccomanda infine l’utilizzo di guanti da lavoro durante il montaggio della struttura, per evitare di incorrere in inutili infortuni.

Le portate dei ripiani e dello scaffale nel suo complesso sono garantite nel caso di una distribuzione omogenea dei ripiani in altezza, con un minimo di 4 ripiani per scaffale. Nel caso di un numero inferiore di ripiani o di una distribuzione concentrata su specifiche aeree del montante, si consiglia il fissaggio dello scaffale a muro e/o l’utilizzo di crocere, per stabilizzare sufficientemente la struttura. Queste ultime sono consigliate anche nel caso di scaffali con alto rapporto tra larghezza e profondità dei ripiani (ripiani larghi e poco profondi) e contemporanea altezza dello scaffale oltre i 2 metri. In tutti gli altri casi lo scaffale garantisce un’ottima stabilità, soprattutto se non si tratta di campate singole. Nel caso di problemi di sicurezza, si consiglia comunque il fissaggio dello scaffale a muro, per evitare conseguenze dettate da comportamenti inappropriati, come nel caso di una persona che si arrampica sullo scaffale.

Per ognuna delle 2 sezioni di montanti (3,5x3,5 cm e 3,5x5,5 cm) sono disponibili gli appositi piedini in plastica (piedini da 3,5x3,5 cm o piedini da 3,5x5,5 cm) da incastrare sotto ogni montante. Questo articolo evita che lo scaffale, a causa del carico concentrato sulla sezione alla base dei montanti, incida e/o graffi il pavimento sottostante.

Nel caso di più campate affiancate, si può decidere di utilizzare una singola coppia di montanti per unire fra loro le due campate, riducendo il numero complessivo di montanti, piedini e bulloni utilizzati. Questa soluzione consente un discreto risparmio totale, ma permette di assemblare una struttura complessivamente un po’ meno stabile. Nel caso poi in futuro si renda necessario svincolare una campata dalle altre, sarà naturalmente necessario acquistare i componenti mancanti (montanti, piedini e bulloni).

Le composizioni possibili con questo tipo di scaffale sono molteplici ed è possibile procedere in qualsiasi direzione con ogni singola campata. Nel caso di scaffali ad angolo si può decidere di fissarsi al montante anteriore della campata precedente o a quello posteriore. In quest’ultimo caso si otterrà un maggiore sfruttamento dello spazio disponibile, ma un’accessibilità meno agevole ad una delle 2 campate, a causa della loro sovrapposizione.

 

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